Martino Buran
On the Banana Pancake Trail
On the Banana Pancake Trail
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Plot
Plot
Everyone's running, but where? Why? Many feel that this rush isn't right for us and that it's making us miss out on so many old pleasures. But who has the courage to say, "Stop! Let's change direction?"
Tiziano Terzani
A young man sets out on a solo journey: he's unsure about his future, but he hopes he'll find it along the way. He traverses the chaotic streets of Bangkok, the silent temples of Cambodia, the mountains of Vietnam, and the rivers of Laos. A question that keeps recurring is his constant companion: what am I looking for?
In this direct and intense diary, every encounter, every moment of confusion, every exchange becomes an opportunity to reflect on what matters. Relationships, dreams, work, happiness: these are the pieces that need to be put together to arrive at a definitive answer, for now.
An intimate, clear story that speaks to the hearts of those who dream of a more authentic life.
Author
Author

Definire questo libro un diario di viaggio è molto riduttivo. Dentro ci sono almeno 3 temi che si srotolano come 3 fili di uno stesso gomitolo. Il primo è il viaggio, certo, affrontato però senza la frenesia di chi rincorre il prossimo scorcio instagrammabile. È un viaggio sincero, che lascia intravedere il bello e il brutto di ogni avventura in solitaria. Poi c’è la geopolitica, le ferite sociali di paesi sventrati senza motivo dall’egoismo sanguinario dell’occidente, analizzati con l’occhio curioso e umile di chi osserva e trascrive memorie impotente e incredulo. E infine c’è il tema degli affetti. Delle persone che vanno e vengono, di quelle che restano, di quelle che vorremmo restassero, e di quelle che vorrebbero che restassimo quando noi vogliamo andare. In ogni pagina, si percepisce la forza terapeutica dell’esercizio della scrittura come atto di cura e gentilezza verso se stessi corpo e se stessi mente. E il bisogno di condividere, per specchiarsi nell’altro e sentirsi meno soli in mezzo a tante domande complesse. Trovando proprio in questo, forse, le risposte che si cercavano.
Questo libro è come una chiacchierata con un amico che racconta il suo lungo viaggio nel Sud-Est asiatico con lo zaino in spalla. Si legge d’un fiato: è fresco, diretto, pieno di energia e mai pesante. L’autore racconta paesaggi, persone e momenti con uno sguardo curioso e sincero, senza troppi filtri. È uno di quei libri che ti lasciano addosso la voglia di viaggiare — non solo nel mondo, ma anche un po’ dentro te stesso. Molto consigliato!
Un libro che parla di una parte della nostra generazione (gen Z), che comprende e intuisce le trappole di un sistema nel quale siamo immersi e che cerca di trovare un orientamento, un senso al nostro camminare e abitare il mondo. Tra i vari flussi di coscienza ben elaborati e chiari, segno di un grande ascolto interiore, si alternano descrizioni storiche e sociali di un mondo così lontano come quello del sud est asiatico, non attraverso lo sguardo di un banale backpacker in giro per il mondo, ma di un ragazzo sensibile e appassionato della storia umana, capace di apprezzare la natura e di trasportare il lettore con sé nelle sue avventure. Consigliato per chi, come me, ha bisogno di ascoltare altre voci che ci rappresentino: in bilico tra una falsa stabilità e la voglia di scoprire il mondo con rispetto e curiosità.