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Michela Bocci

Il mondo di dove

Il mondo di dove

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Trama

Quel viaggio fu estenuante, camminarono giorni e notti, notti e giorni, attraversarono valli, guadarono fiumi impetuosi, scalarono rocce acuminate, si inoltrarono in foreste incantate, laghi con draghi, poi, ormai allo stremo delle forze, quando ormai quel luogo sembrava irraggiungibile, davanti a loro si presentò il mare e laggiù, il confine del mondo di dove.

Il progetto “Il mondo di Dove”

“Il mondo di Dove” è un progetto editoriale ideato da Michela Bocci e realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico “Preziotti-Licini”, indirizzo Grafica, sede di Porto San Giorgio, nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) durante l’anno scolastico 2022/23.

Le insegnanti di Discipline Grafiche che hanno seguito il progetto sono le professoresse Moira Antonelli e Alessandra Bassi.

Gli studenti partecipanti:
Camilletti Elisa, Ciubar Enes Adrian, El Garni Yassine, Galieni Elisa, La Gattuta Francesco, Marconi Sciarroni Vittoria Elaine, Minnetti Maria Sole, Mosca Noemi, Nocera Pio, Palumbo Marika, Rosso De Vita Melissa, Tibeichin Valeria.

Autore

Michela Bocci

Michela Bocci è la mamma di Marco e Manuel. Laureata in Pedagogia della marginalità e della disabilità, ha dedicato i suoi studi e il suo percorso umano alla comprensione del concetto di “normalità” e delle sue molteplici sfumature.
Durante la sua prima tesi triennale si è interrogata su chi possa essere definito “normale” e chi no, giungendo alla conclusione che tali definizioni sono spesso il risultato dei nostri pregiudizi e delle percezioni mentali.

Con il suo secondo elaborato, dedicato ai cosiddetti “bambini della luna”, ovvero i bambini affetti da sindrome autistica, Michela ha affrontato con sensibilità e profondità ciò che inizialmente le generava timore e incertezza, trasformandolo in consapevolezza e accoglienza.

L’esperienza della maternità ha poi aperto per lei un nuovo capitolo, quello della mastocitosi, una malattia rara che l’ha portata ancora una volta a confrontarsi con la diversità e ad approfondirne il significato.
Come ama ricordare, nulla accade per caso: ogni esperienza, anche la più difficile, le ha insegnato quanto sia prezioso vivere in tutte le sue forme.

Convinta che “la diversità sia solo negli occhi di chi guarda”, Michela porta avanti con amore e passione un percorso di vita fondato sull’empatia, sull’accoglienza e sulla bellezza delle differenze.

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