“Il mio taccuino – Marche dalla vigna alla tavola” racconta un mondo che sa godersi la lentezza e la gioia del condividere esperienze ed enogastronomia: da dove nasce la passione per il vino e il territorio?
La passione per la nostra terra parte da lontano, ero molto piccolo e già frequentavo gli anziani, ascoltavo le loro storie, i loro canti, la loro voglia di trasmettere le loro esperienze, a volte anche molto forti. Quel racconto, spesso stentato, che doveva pescare i ricordi di un passato remoto, quasi arcaico, mi ha impresso uno stimolo irresistibile che è esploso quando ho scelto di diventare una guida. Per quanto riguarda il vino, forse non dovrei dirlo, ma ero molto molto piccolo e seguendo una partita a carte fra mio nonno e un vicino di casa, per farmi stare zitto (già allora ero un parolaio non indifferente) mi bagnò le labbra con il dolce nettare. Insomma poi è come andar in bicicletta, no? Non si scorda più.
Quali aspetti del viaggio intrapreso ti hanno affascinato di più?
Domanda molto intrigante. In una parola direi la complicità. In termini più abusati oggi potrei dire sinergia, ma non amo questo termine. Complicità nel senso di un aiuto costante e intimo in tutte le fasi. Dal primissimo pensiero di adesione al bando regionale, fino alla realizzazione delle serate con artisti, cantine, ristoratori, scuole, e poi ancora con la stesura di questo libro, fra editore, squadra editoriale (non smetterò mai di ringraziare Valentina), Diego per le sue illustrazioni, Ekaterina che mi ha aiutato con le cantine e ovviamente Anastasia che mi ha lasciato il tempo per la stesura.
Una chicca inserita nel libro?
Credo che la chicca l’abbia individuata bene Valeria nella sua introduzione. Un pensiero politico. Quello nobile del servizio alla cittadinanza, non quello a cui siamo tristemente abituati; ovvero dobbiamo finalmente dire che noi ci sappiamo raccontare. Basta il piagnisteo del fatto che le Marche hanno tutto, ma non ci sappiamo vendere. É stato così, ma ora sappiamo lavorare come prima e sappiamo raccontarci. Avanti insieme!
Parlaci delle illustrazioni.
Le miniature di Diego del Giudice di Inchiostro e Radici sono un’eccellenza unica. Conosco Diego da moltissimo tempo, già da ragazzino amava esprimersi attraverso varie forme artistiche, ne ha sperimentate diverse, fino ad approdare alla riscoperta della miniatura antica. Il suo mondo. Qui si esprime al meglio fra realtà e fantasia. Fra introspezione profonda e viaggio nel surreale, fra boschi incantati e pergamene silenziose. Abbiamo già collaborato insieme nell’altra guida pubblicata da Giaconi Editore, “Il Grande Anello dei Borghi Ascolani: guida e taccuino letterario”, dove all’interno c’è “Il mio taccuino GABA”. In questo format del MIO TACCUINO spero proprio di lavorare sempre con lui. Ho detto format?
Lo hai detto! A questo punto aspettiamo il prossimo viaggio letterario e… Avanti tutta!
Trovate “Il mio taccuino – Marche dalla vigna alla tavola” di Emanuele Luciani in libreria e sul nostro sito, con spedizione gratuita:
https://giaconieditore.com/prodotto/il-mio-taccuino-marche-dalla-vigna-alla-tavola/
Se non avete ancora letto e sperimentato il “Grande anello dei borghi ascolani”, eccolo qui:
https://giaconieditore.com/prodotto/grande-anello-dei-borghi-ascolani-guida-e-taccuino-letterario/